Imperdonabile!

Hai commesso il peccato imperdonabile?

By Grantley Morris


Luca 12:10 E chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato.

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Note: This is a translation of an older version of the English Webpage. If you understand English, you will find more information there than in this translation.



In questa pagina vedremo perché per un Cristiano è normale temere di aver commesso un peccato imperdonabile. Osserveremo nella Bibbia la storia dei diversi santi che furono perdonati anche se sembravano essersi macchiati di un peccato imperdonabile.

Cosa intendeva Gesù con la sua affermazione? Non dimentichiamoci che l'interpretazione esatta dev'essere coerente con il resto della rivelazione biblica. Dio dichiara più e più volte nella sua Parola, il suo forte desiderio di perdonare chiunque e tutti quelli che vengono a Gesù, cercando genuinamente il suo perdono. Il Dio di verità ha dato la sua parola. Alla luce di così tante promesse che non possono essere spezzate, è chiaro che se qualcuno non può essere perdonato, è perché accade che quella persona rifiuta di appropriarsi di quelle promesse. Dunque, per non essere perdonato, il credente deve rifiutare o smettere di chiedere il perdono attraverso Gesù.


Cosa significa bestemmiare contro lo Spirito Santo?

Vediamo a cosa si stava riferendo Gesù, leggendo il brano nel suo contesto:

    Marco 3:22 Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: "Egli ha Belzebù, e scaccia i demòni con l'aiuto del principe dei demòni.” (23) Ma Gesù . . . disse loro . . . (28) "In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; (29) ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno, ma è reo di un peccato eterno.” (30) Egli parlava così perché dicevano: "Ha uno spirito immondo.”

Il verso 30 è chiarissimo. Queste persone non stavano lanciando insulti contro lo Spirito Santo. Infatti, erano dei devoti teologi e non si sarebbero mai sognati di mancare di rispetto allo Spirito di Dio. Quelli che erano in pericolo di commettere questo peccato ritenevano che Gesù avesse un demone. Immaginate che qualcuno è convinto che i miracoli di Gesù vengano da uno spirito immondo! Una persona del genere sta bestemmiando lo Spirito attraverso il quale Gesù ministrava. Dato che il perdono di tutti i propri peccati si può avere solo attraverso Gesù, è chiaro che la fede che salva è impossibile da ottenere mentre uno crede che il santo Figlio di Dio è posseduto da un demone. Nessuno che creda a una simile dottrina blasfema può essere perdonato in questa vita, né in quella eterna. Ma se una perdona dovesse smettere di credere a questa blasfemia, e credere che Gesù è il sacrificio innocente per i peccato del mondo, quella persona non sta più bestemmiando e può ora ricevere il perdono attraverso Gesù. Questa verità è confermata nel libro degli Atti.

Cominciando il suo sermone guidato dallo Spirito Santo nel giorno della Pentecoste, l'apostolo Pietro predicò ripetutamente la salvezza alle persone, alle quale disse cose come ‘Gesù, che vuoi avete crocifisso’, e ‘voi lo metteste nelle mani di Pilato e rinnegaste davanti a lui, mentre egli aveva giudicato di liberarlo. Voi rinnegaste il Santo, il Giusto, e chiedeste che vi fosse concesso un omicida; e uccideste il Principe della vita . . . Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati e affinché vengano dalla presenza del Signore dei tempi di ristoro . . .’ Queste persone, colpevoli di un'offesa così grave, ovviamente non credevano di stare uccidendo una persona giusta. Erano ben consapevoli dell'innegabile carattere soprannaturale dei miracoli di Gesù. Essi dunque bestemmiarono contro lo Spirito di Dio in quanto credettero che i miracoli di Gesù erano opera di uno spirito immondo. Saulo di Tarso deve essere stato anche lui una persona del genere, eppure, come molti altri, cambiò completamente le proprie convinzioni riguardo a Gesù, e attraverso un cambiamento completo del suo cuore, trovò perdono attraverso Gesù.

Nessuno che creda che Gesù è posseduto da un demonio può essere perdonato, ma chiunque smette di credere a un pensiero del genere sarà perdonato.


Qualsiasi peccato per cui chiedi sinceramente perdono a Gesù, non è il peccato imperdonabile

All'apparenza, l'affermazione di Gesù sul peccato imperdonabile sembra contraddire il resto della Scrittura, che promette che qualunque peccato può essere perdonato.

In realtà, l'affermazione di Gesù è perfettamente coerente. La Bibbia dice che qualunque peccato per cui chiederai perdono ti sarà perdonato, se credi che Gesù è Colui che Dio ha stabilito per essere la nostra via di salvezza. Gesù stava dicendo che ogni peccato sarà perdonato, a meno che una persona rifiuti di credere che Gesù è il Salvatore che Dio ha promesso.

Bestemmiare contro lo Spirito Santo significa semplicemente questo: opporsi volontariamente fino alla fine all'opera dello Spirito Santo, così come facevano i farisei a cui Gesù si rivolgeva. Significa rifiutare fino alla fine l'opera della salvezza che Egli vuol fare nel nostro cuore.

Il peccato imperdonabile si ha quando una persona è indurita nel cuore e non cerca più le promesse del perdono di Dio. Quando una persona rifiuta di essere perdonata; quando volta le spalle a Dio rifiutando di ritornare a Gesù, oppure quando non cerca il perdono di Dio perché immagina che Dio approvi i suoi peccati, e continua così per il resto della sua vita. Rifiutare l'opera dello Spirito Santo fino alla fine, è il peccato imperdonabile di cui parlava Gesù.


La dimostrazione che non hai bestemmiato lo Spirito Santo

Giovanni 16:8 Quando sarà venuto [lo Spirito Santo], convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.

Convincere di peccato è opera dello Spirito Santo. Se sei rattristato e pentito per il tuo peccato, significa che lo Spirito Santo non ti ha abbandonato, anzi, sta attivamente cercando di ricondurti a Gesù affinché tu sia perdonato.

Giovanni 6:44 Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.

Se vuoi tornare a Gesù, è la prova che Dio non ti ha lasciato. È la conferma irrefutabile del fatto che Lui non ti ha abbandonato!


Alcuni esempi dalla Bibbia

Chi fu il più grande apostolo del primo secolo? Alcuni direbbero Pietro. Altri direbbero Paolo. Eppure entrambi commisero peccati così gravi da potersi ritenere imperdonabili. Quando ci focalizziamo sulla gravità del peccato dimendichiamo qualcosa di molto importante sul perdono e sull'amore di Dio.

Non fu la falsa modestia quella che spinse Paolo ad autodefinirsi "il primo dei peccatori" per la sua vita passata. Quando non conosceva Cristo aveva fatto uccidere tanti Cristiani come Stefano, e peggio ancora, non si limitava a mettere fine alle loro vite, ma li faceva prima torturare affinché bestemmiassero e rinnegassero Cristo. Paolo era tra gli uomini che più di tutti forse meritavano la distruzione, eppure Dio fu così desideroso e pronto di perdonarlo che il Signore Gesù Cristo stesso gli apparve con potenza sulla via di Damasco e lo salvò, facendone un suo grande apostolo.

“Ma Saulo non era ancora Cristiano quando faceva quelle cose orribili”, obiettano le persone che credono che qualche loro peccato sia imperdonabile per Dio. Questo implicherebbe che Dio era più amorevole e pieno di grazia quando eravamo suoi nemici piuttosto che adesso che siamo suoi figli. E' ridicolo! Se Dio sa avere la grazia di perdonare i suoi nemici, credi che non sappia perdonare i suoi stessi figli?

E consideriamo poi Pietro, l'altro grande apostolo. Quando riconobbe Gesù come Signore, fu inizialmente così rattristato per la propria condizione di indegno peccatore che si gettò ai piedi di Gesù, dicendoGli di lasciarlo (Luca 5:8). Invece Gesù lo accolse non solo come un suo amato discepolo, ma come suo apostolo, e non solo un apostolo tra i tanti, ma uno dei tre più importanti (Pietro, Giacomo e Giovanni).

Eppure troviamo che il Pietro credente, commise uno dei peccati più orribili che si possano immaginare - fu usato da Satana per tentare il santo Figlio di Dio a rifiutare di dare la propria vita sulla croce (Matteo 16:23) - l'unico modo in cui l'umanità può oggi essere salvata.

Più tardi, Pietro disonorò nuovamente il suo Signore, per ben tre volte, giurando e bestemmiando per convincere la gente che lui non conosceva Gesù e per disassociarsi dalla sua sola Speranza di salvezza (Matteo 26:74). Commise il più grande peccato: rinnegò Gesù davanti agli uomini (2 Timoteo 2:13), ma poi si pentì, piangendo amaramente.
Gesù intanto veniva crocifisso, morendo per i peccati di tutti gli uomini. Eppure dopo essere risorto, Gesù apparve prima di tutto proprio a Pietro, e gli riconfermò teneramente il suo amore (Giovanni 21:15).

Ancora anni dopo, Paolo dovette rimproverare pubblicamente Pietro per l'ipocrisia da lui mostrata davanti a giudei e non giudei, cosa che avrebbe potuto scandalizzare molti credenti allontanandoli dal Signore (Galati 2:11-14).

Eppure Pietro si pentì ogni volta e fu pienamente perdonato, e riempito di benedizioni spirituali. E quella stessa offerta divina di perdono - quello stesso amore incondizionato e fedeltà - Dio le offre anche a te.

1 Giovanni 2:1 Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto.

1 Giovanni 1:9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.

Luca 15:21 E il figlio disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui la veste più bella, e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; 23 portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto, ed è stato ritrovato". E si misero a fare gran festa.


Il diavolo si comporta spesso come un bulletto di scuola. Ti odia furiosamente ma sa di non poterti fare niente di male fintanto che resti accanto al tuo migliore amico, che è molto più forte di lui. Così lui, fintanto che rimani con il tuo amico, può solo sbuffare per la sua frustrazione. Il tuo amico è fedele e non ti lascerà mai. L'unica speranza di quel bullo è che tu dubiti del tuo amico e te ne allontani. Ma perché mai dovresti farlo? Lo faresti solo se credessi che al tuo amico non importasse niente di te.

Il diavolo sa che le sue possibilità sono limitate. Fintanto che rimarrai vicino a Cristo, non può farti niente. Così escogita un piano: in qualche modo deve convincerti che il Signore non ti ama più. Se crederai alla sua menzogna, finirai per credere che pregare e stare vicino a Dio sia inutile. Così il diavolo, che la Bibbia chiama "l'accusatore dei fratelli", prova su di te il suo vecchio trucco che ha provato insistentemente anche con tutti gli altri Cristiani: cerca di ingannarti e di farti credere che il Dio d'amore ti abbia rigettato. Di indurti alla disperazione, come fece con Giobbe.
Ricorda che quando tentò Gesù, il diavolo usò dei passi della Bibbia, e così può fare anche con noi. Ma Gesù lo vinse proprio rispondendogli con la Bibbia, dimostrando che il diavolo stava distorcendone le parole per i suoi scopi.


Pensieri blasfemi

Uno dei metodi che il nemico delle nostre anime usa per allontanare i credenti dal Signore, è di portare confusione nelle loro vite, inducendoli a credere di stare attraversando una situazione unica, dalla quale non potranno mai uscire.
Ad esempio può indurli a credere che una certa situazione corrisponda ad aver commesso il peccato imperdonabile, oppure che sono indegni e non meritano il perdono (e chi di noi può meritarlo? il perdono è per grazia!), o ancora che il Signore li abbia abbandonati.

"Diletti, non vi stupite della fornace accesa in mezzo a voi per provarvi, quasi che vi avvenisse qualcosa di strano." (1 Pietro 4:12)

Diverse persone si trovano ad affrontare una lotta spirituale contro dei pensieri blasfemi contro Dio che li angosciano in continuazione. Al contrario di quanto possono credere le persone che si trovano in questa situazione, è una cosa comune. Ne parlavano già nei secoli scorsi alcuni grandi predicatori come Whitefield e Spurgeon, e ancora oggi non è cambiato nulla. Una delle numerose testimonianze recenti è quella di una madre di due bambini, che scriveva:

"Mi sento così mortificata dal fatto che non riesco a liberarmi da quei pensieri blasfemi contro Dio. Più cerco di fermarli, più ritornano. Il pensiero che io abbia così potuto commettere il peccato imperdonabile mi sconvolge. Quei pensieri orribili continuano ad angosciarmi e io voglio che vadano via. Continuo a chiedere perdono al Signore per questo, io amo il Signore ma sono terribilmente confusa e scoraggiata, e mi sento senza forze davanti a questo problema. . ."
Questa cara donna non ha niente di cui sentirsi mortificata. È piuttosto raro che qualche demone appaia davanti alle persone e si metta a parlare con loro. Eppure i demoni hanno tutta la capacità spirituale per cercare di tentarci. Dato che solitamente non giungono al punto di parlare in maniera udibile, come ci tentano? Suggerendoci dei pensieri - pensieri che sembrano essere nostri ma che in realtà provengono da loro.

Dio è colui che genera in noi pensieri di amore, lode, pace e purezza, che provengono dallo Spirito Santo. Allo stesso modo, non di rado confondiamo i nostri pensieri con quelli che ci vengono suggeriti dalle potenze spirituali che odiano noi e odiano il Signore.

Perché quella madre era tanto sconvolta da quei pensieri blasfemi? Proprio perché quei pensieri sono assolutamente contrari alle sue vere idee su Cristo! A chi osserva "da fuori" è ovvio che quei pensieri non le appartengono, ma dato che ella li "sentiva" nella sua mente le era molto difficile convincersi che quei pensieri non provenivano da lei. Ciò che stava subendo era un tentativo di attacco da parte del nemico delle anime, per indurla alla disperazione e, tramite questa, ad allontanarsi da Cristo. Potrebbe essere definita una violenza spirituale. Molti si sono trovati in questa situazione, e hanno creduto di essere i soli ad attraversarla. Ma la Parola di Dio smaschera quest'idea:

1 Pietro 5:8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le stesse sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo.

Le stesse sofferenze: non c'è un solo Cristiano che, quando si trova in una distretta, stia attraversando una situazione unica, sfuggita al controllo di Dio. Dio è fedele e ti ha promesso: "Io non ti lascerò e non ti abbandonerò" (Ebr. 13:5).

Gesù stesso fu tentato dal diavolo nel deserto. Portò Gesù in cima al tempio (Matteo 4:5), e gli mostrò tutti i regni del mondo e le loro ricchezze (verso 8). Ovviamente tutti sanno che non esiste un monte dal quale è possibile vedere tutti i regni del mondo. Quel pensiero fu suggerito dal diavolo nella mente di Gesù. Se al diavolo è stato permesso di accostare le sue mani viscide alla mente pura e santa del Figlio di Dio, possiamo noi aspettarci qualcosa di meno? Nondimeno, nonostante la repulsione dei pensieri suggeriti da Satana ("se veramente sei figlio di Dio. . .", "prostrati davanti a me. . .", "tenta Dio e fammi vedere questo miracolo. . ."), Gesù lo sconfisse e il diavolo dovette fuggire lontano da Lui (vedi Giacomo 4:7).

"Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno." (Ebrei 4:14-16)

Prima della prova tutto andava bene per quella madre di cui si parlava prima. La sua fede era forte ed ella era piena di gioia per la salvezza. Ovviamente questo al nemico delle nostre anime non fa piacere. Il suo desiderio è avvilirci e allontanarci dal Signore. Non essendo riuscito a indurre quella madre a commettere qualche grosso peccato di cui potesse angosciarsi, il vecchio imbroglione cercò di indurla ad accollarsi la responsabilità per i pensieri blasfemi da lui stesso suggeriti.

"Mortificata" è la parola usata da quella madre per descrivere la sua reazione a quell'attacco. Non c'è niente di strano che ella non riuscisse a liberarsi da quei pensieri. "Più cerco di fermarli, più ritornano", diceva. Questo è proprio quello che c'è da aspettarsi. Faccio un esempio assurdo. Prova a dire a te stesso: "Non voglio pensare alle giraffe blu". Più provi, più vedrai che le penserai. Al contrario invece, se non ti preoccupi di quel pensiero, riuscirai sempre di più a pensare liberamente alle altre cose e quel pensiero pian piano scomparirà da solo. Quella madre invece, proprio perché odiava quel pensiero, si tormentava e si sforzava di mandarlo via. Era come qualcuno che stesse bestemmiando in sua presenza. Non è qualcosa che viene da te; la colpa è di Satana, e la colpa ricadrà su di lui. Non potrai impedirgli di essere malvagio per il poco tempo che gli resta, perciò ignoralo e pensa soltanto a glorificare il Signore.

Un suggerimento: se ti trovi in questa situazione, quando il nemico ti suggerisce i suoi pensieri eretici, trasformali in un'occasione per lodare Gesù, ringraziandoLo perché è il santo Figlio di Dio, puro e degno della lode. EsaltaLo per il suo amore per te, ed eleva dei cantici a Lui, perché: "né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore." (Romani 8:38,39)


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